Una storia
Tanti anni fa, in un
bosco nasceva da un “ciocchetto” un bambino da un nome inconsueto;
Reginaldo, così era stato chiamato, si
distingueva dai suoi fratelli per impegno e responsabilità, anche se la
delicatezza e la sensibilità non sempre lo guidavano nelle sue azioni.
Un giorno però, la mamma,
gli affidò dei pulcini da poco usciti dall’uovo, che egli tenendoli tra le mani
riuscì a governarli con attenzione.
Reginaldo quando era
studente, si fece notare per la sua intelligenza intuitiva, soprattutto nelle
materie scientifiche; un insegnante di Matematica che molti alunni temevano,
spesso lo lodava, portandolo come esempio davanti a tutti i compagni di classe.
Quando giunse alle
Superiori, cominciò a trascurare alcune materie, perché, voleva rendersi subito
indipendente a differenza dei suoi coetanei,
trovandosi dei lavoretti nel campo
dell’edilizia e , in poco tempo guardando gli operai più anziani imparò a fare,
non solo il muratore, ma anche l’idraulico e l’elettricista; queste due ultimi
competenze le aveva imparate da solo, carpendo i segreti del mestiere, ai
mastri più anziani.
Anche con le tute da
lavoro spesso sporche, la sua figura conservava la dignità e un fascino
particolare.
Non mancava mai di
sorridere pure nella fatica; fu anche di quelle tute che rimase colpita una
ragazza di un altro paese e cominciò una storia tra i due, che pian piano
diventò una bella storia d’amore.
Pia Di Berardino
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