Il Mare
IL MARE
L'ENIGMATICO CORSO DEL TEMPO
L’enigmatico
corso del tempo
Einstein affermava che il
tempo è relativo.
Secondo me, anche nelle
generazioni, il tempo è relativo.
Il bambino, appena nato,
non ha alcuna cognizione del tempo, anche se quando vuol mangiare, cerca di far
capire alla madre che è arrivato il tempo del mangiare.
Quando si cresce, piano
piano si conquista la concezione del tempo: il prima, il momento presente e il
dopo. Quando si diventa ragazzi, il tempo ha grande importanza e sembra
passarne un altro velocemente, soprattutto se si sta facendo qualcosa da cui
derivi un piacere.
In seguito, il tempo è
segnato da impegni, compresi quelli della scuola; allora ci si rende conto
anche di quello che è trascorso: il ricordo, ciò che il Leopardi chiama ‘la
rimembranza’.
Il poeta recanatese è
quello che ci ha fatto scoprire di più il tempo passato e i suoi componimenti
ne sono una prova: ‘A Silvia’, alla quale chiede se ricorda il tempo passato, e
nel suo componimento che ha per titolo proprio ‘ Le Ricordanze’.
Io poi ho notato la concezione
del tempo delle mie nonne: per esse il tempo ha un altro significato, perché
pensano spesso, oltre che al passato, anche a quello che resta loro da
vivere...però ci sono occasioni in cui ci si riunisce per le feste, come il
Natale, in cui amano ricordare il tempo passato, quando sono nati i loro figli,
quando sono andati la prima volta a scuola, quando hanno iniziato il lavoro,
quando si sono sposati e quando sono diventati nonni.
La scansione del tempo è
sempre segnata da eventi, o molto felici o tragici. Così ci siamo abituati a
collocare un avvenimento prima o dopo il Covid, poiché questa pandemia ci ha
colpiti tutti, soprattutto per il lungo periodo nel quale siamo stati costretti
a un isolamento forzato, che ci ha impedito di stare con i nostri coetanei, di
andare al lavoro, di svolgere una vita normale.
Oggi non penso molto al
futuro, perché non sono uscita dal pericolo del Covid, e ignoro come sarà il
mondo post Covid.
Pia di Berardino