LETTERA ALLO ZIO



Montecompatri-Santo Stefano 2018

  

Carissimo ed amatissimo zio,

oggi siamo qui per un evento importante: il tuo 60° anno di vita sacerdotale. Lo festeggiamo anche qui, nel nostro, nel tuo Paese: Santo Stefano, dove sei nato e vissuto per alcuni anni, con i tuoi amati genitori Giovanni e Maddalena e con i tuoi fratelli, Paolino, Stefano, Rosalia e Angelino. Episodi della tua infanzia già proiettavano il futuro. Tanti paesani ricordano quando ancora bambino, salivi sugli alberi ed iniziavi a predicare. Nonna Maddalena: “Accidenti Settì quanto chiacchiari!”. E tu, sempre con la risposta pronta e con la tua intelligente ironia rispondevi: “Ma', e mica me sì fatto muto!”. La chiamata alla vita religiosa non si è fatta attendere ed è stata così forte che hai risposto “Si” al Signore. Sei partito senza indugio entrando nell'Ordine dei Carmelitani Scalzi: Montecompatri, Caprarola, Ceprano, Anzio. In seguito missionario in Brasile, terra abitata in precedenza dalla tua mamma, che con la sua famiglia aveva trovato lavoro presso le piantagioni di caffè. Quanta gioia hai provato, ritrovando il luogo da lei abitato! Zio Frate infaticabile missionario, Superiore a Teresòpolis e San Paolo, scrittore, autore di innumerevoli libri in lingua italiana e portoghese, sulle vite di San Giovanni della Croce, Santa Teresa d'Avila riformatori del Carmelo, Santa Teresa di Lisieux meglio nota come Santa Teresa del Bambin Gesù, il Venerabile Padre Giovanni di Gesù – Maria e tanti altri di grande attualità. Tu zio, su queste orme hai camminato e sempre al passo con i tempi. Gli studi mai trascurati ti hanno visto docente nell' Università di San Paolo del Brasile. Quanto lavoro! Quante opere! Tanto bene donato gratuitamente in nome del Signore. Tutto questo ha fatto di te una saggia ed importante persona, un onore per la nostra famiglia, per tutti. Quando tornavi la gioia era immensa, più del mare che avevi attraversato con la nave. Ci hai fatto conoscere la vivace terra del Brasile attraverso racconti ed esperienze, con l'entusiasmo che contraddistingue la tua persona: colta ed umile nello stesso tempo. Racconti di pappagalli e farfalle dai mille colori, scimmiette che sbucavano da ogni parte, pitoni giganteschi, fiori rari, cascate, fiumi e l'immensa foresta Amazzonica e il verde Stato del Mato Grosso. Il tempo di ripartire arrivava ben presto e la nostra malinconia era indicibile! Don Francesco Boella, parroco e amico inseparabile del Paese, non tratteneva le lacrime. Pasquarosa, la sua Perpetua ti preparava con molta cura le “pere secche”, racchiuse in una scatola delle scarpe. La casa si riempiva di gente, tutti i paesani volevano omaggiarti con un saluto, amato Settimio e missionario Padre Pier Paolo Di Berardino. Le campane della chiesa suonavano a festa anche a notte fonda. I tuoi fratelli e noi nipoti ti accompagnavamo fino a Napoli, con la macchina di “Zaccagnini”, divenuto, in seguito, uno di famiglia. Nella città partenopea ti attendeva la grande nave “Eugenio Costa” per riportarti alla Missione. Per rendere meno emozionante il tempo dei saluti e del distacco, ci indicavi una finestrella della nave, dicendo che ci avresti salutato proprio da lì...gli occhi si velavano di pianto. Caro zio, sono ricordi di ineguagliabile bellezza, indimenticabili e struggenti. Ciascuno di noi lì porterà con sé, custoditi nei posti più belli del cuore come tanti doni bellissimi. Ora, nei tuo volto c'è una luce speciale, profonda, un'antica “saudade”...non più così lontana. Carissimo zio ti auguriamo di festeggiare ancora 100 di questi giorni, esprimendo al Signore la nostra immensa gratitudine. Un ringraziamento particolare al Priore della Comunità Religiosa Di Montecompatri, Padre Orlando Pietro Bono, per la fraterna accoglienza, ai Padri che si prendono cura di te con tanta devozione e alla Comunità Laica che ti vuole bene, lo sappiamo! Ringraziamo il nostro amato parroco Padre Hildephonse per la sua innata ospitalità e generosità. Un caro pensiero alla famiglia Giuliani Giovanni, Rosa e Berarda, che con discrezione e delicatezza conserva un’amicizia sincera e profonda per te zio! Un saluto ai nostri cari paesani di Santo Stefano che oggi sono contenti di vederti qui di nuovo sull’Altare per questa bella festa. Con infinita gioia, con tutta la stima possibile e con tutto l'affetto del mondo i tuoi nipoti ti abbracciano.

 

Auguri zio!

 


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