Le cose che ci circondano hanno un loro linguaggio...
Un raggio di luce
Senz’aria nè colore
questo tempo
mi porta sulle ali di un sogno,
dove una luce forte illumina le buie stanze
e dà nuovo colore e voce viva
ai quadri, ai vasi con i fiori.
La mia antica casa
mi parla da ogni angolo più remoto,
le stoffe vellutate ricordano le mie mani,
i nastri colorati riconoscono i miei capelli,
li intrecciano delicatamente.
Infanzia, età della purezza e dell’incanto,
un sogno che si apre in un mondo
per alcuni ormai smarrito.
La tranquillità era palpabile
e scandita dai lenti ritmi
di una vita semplice, onesta, quasi perfetta.
Quella mattina un raggio di luce,
giocava un po' tra il buio della stanza e brillava oltre misura.
Le bambole erano là,
mi guardavano un po' stranite.
Tanto tempo era passato.
Nicoletta e Marisa erano “piccine piccine”.
La nonna, ago e filo alla mano le aveva cucite con trine e stoffe colorate.
Due bottoni per occhietti, belli da sembrare veri;
fili di lana gialli e arancioni per capelli
ed un sorriso rosso che non sempre corrispondeva al vero…
Me ne prendevo cura, le abbracciavo
e loro mi raccontavano
cose che i grandi non avrebbero capito
Nicoletta e Marisa, in silenzio mi ascoltavano,
come si ascolta una canzone antica
della quale si rintracciano le note del ritornello
nella memoria del cuore …
Pia Di Berardino
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